Chi semina libri raccoglie idee
In questo particolare momento storico, caratterizzato ancora dall’emergenza sanitaria, è necessario definire nuove modalità di incontro e di scambio, capaci di:
- favorire la risocializzazione dei bambini e degli adolescenti, per lungo tempo costretti all’isolamento sociale, o meglio all’interazione virtuale sia con i propri pari che con la comunità educante;
- promuovere spazi di convivenza nei quali i ragazzi possano mettere in pratica i nuovi criteri dello “stare insieme”, criteri che a settembre caratterizzeranno anche lo “stare a scuola”.
Il quartiere di Casalmonastero, caratterizzato dalla mancanza di strutture e servizi per l’aggregazione di bambini ed adolescenti, scopre in questa fase storica il potenziale potere dei suoi spazi aperti: parchi e piazze nei quali la dimensione dell’interazione all’aperto si coniuga con il rispetto richiesto e necessario del distanziamento. Un distanziamento che può a questo punto definirsi fisico e non più sociale, perché nel recupero dello stare insieme si andrà a ricomporre anche la dimensione sociale non in una prospettiva mortificante o deprivante, bensì di acquisizione e rafforzamento di “competenze relazionali” all’interno di un’atmosfera di serenità e gioco.
L’utilizzo degli spazi aperti consente il naturale superamento delle barriere architettoniche, favorendo la partecipazione di bambini/ragazzi con disabilità motoria.